La mini riforma al Codice della Strada, che dovrebbe essere approvata prima della pausa estiva, prevede un emendamento che allarga i poteri degli ausiliari del traffico. La proposta nasce per fronteggiare la cronica carenza di vigili urbani in molte città italiane e per l’impossibilità del personale di presidiare ogni strada, da qui l’idea di potenziare i poteri in mano agli ausiliari stessi. Ossia a quelle figure non inquadrate nei ranghi della polizia municipale, ma che di fatto forniscono un supporto concreto per alcune operazioni, come fanno i collaboratori di ABACO nelle oltre 80 città in cui l’azienda gestisce la sosta a pagamento.

L’emendamento in questione spiega che i Comuni “possono conferire funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta nell’ambito del territorio oggetto di disciplina istitutiva della sosta regolamentata a pagamento (…) a dipendenti comunali o delle società private e pubbliche esercenti la gestione della sosta”.

L’obiettivo finale della norma è valorizzare le funzioni e gli interventi che gli ausiliari del traffico possono svolgere in città, a sostegno dell’efficienza del sistema complessivo della mobilità urbana, contribuendo contestualmente all’aumento della sicurezza.

Nel concreto, fino ad oggi gli ausiliari del traffico erano autorizzati ad accertare ed eventualmente sanzionare infrazioni riguardanti solo le strisce blu o quelle gialle per i non autorizzati. A breve, quell’autorizzazione verrà ora estesa oltre il singolo stallo, con la possibilità ad esempio di sanzionare chi parcheggia l’auto all’interno dei posti riservati ai disabili, posteggia sulle strisce pedonali oppure viola il divieto di sosta.

“Dialogando con i nostri clienti, in particolare con i Comandi di polizia locale – spiegano in ABACO SmartCities – la notizia dell’emendamento è stata accolta con favore, in quanto la norma rappresenta il completamento di un progetto di normalizzazione della sosta complessiva all’interno di un determinato territorio. Il paradosso è infatti all’ordine del giorno in molte città italiane, in cui ci sono delle aree in cui gli stalli a pagamento sono in ordine mentre, al di fuori di questi parcheggi, si rilevano parecchi comportamenti scorretti, che creano disagio e mancanza di ordine, senza che i Comandi di Polizia locale (carenti di personale) possano intervenire in modo adeguato”.