Charge

Una situazione sempre più comune

Il sistema di ricarica e-mobile e, più in generale, lo sviluppo del mercato e la diffusione della mobilità alternativa a base elettrica, è indubbio che in Italia non ha fatto molta strada. Quanto meno fino ad oggi.

Ma il 2018 pone le basi per il serio sviluppo di questo modello di trasporto, che beneficia di un impatto ambientale nullo o comunque propone una forte riduzione degli inquinanti (modelli ibridi). La spinta è oramai forte. Pubblico e privato sono mossi da una nuova sensibilità che proviene in primo luogo dal consumatore-cittadino, il quale chiede – ed esige – risposte concrete sui temi della sostenibilità, nella mobilità.

Fuori dai nostri confini, oramai lo sviluppo delle tecnologie e la loro diffusione sono cosa concreta ed assodata. Le vendite di auto a trazione elettrica o ibrida stanno cavalcando un’onda inarrestabile, al punto che gli stessi produttori, per attrarre interesse dal mercato, paventano interruzioni della produzione di motori endotermici (fossili appunto) entro pochi anni (o mesi in alcuni casi), mentre altri spostano ingenti investimenti sullo sviluppo delle tecnologie per la mobilità elettrica.

A questo punto, anche in Italia ci dobbiamo dotare di strutture adatte ad ospitare e rifornire l’utente ‘elettrico’, che per sua scelta e natura ha un comportamento di utilizzo del mezzo assolutamente diverso dal ‘fossile’.

Le strutture di ricarica si suddividono in due grandi aree, al cui interno prevale la necessaria numerosità di installazioni con sistemi in Corrente Alternata (AC) con potenze di erogazione da 3,7 kWh (uso domestico) a 22 kWh (ricariche rapide per un mezzo elettrico).

Poi esistono i sistemi ‘fast’ (in Corrente Continua), ma meritano importanti strutture ed investimenti e la numerosità sarà limitata alle arterie di alta percorrenza. Analizzando i dati di diffusione nei Paesi che per primi hanno introdotto tali sistemi, oltre il 75% degli utilizzatori gradisce trovare e ricaricare la propria auto in aree pubbliche, nei centri cittadini, nelle aree commerciali.

Le potenze di ricarica dovrebbero essere flessibili e seguire le esigenze di mercato. Oramai i produttori stanno rincorrendo l’evoluzione, spingendosi sostanzialmente ad abbassare volumi e pesi dei sistemi di accumulo, ma innalzando negli stessi la capacità di stoccaggio e potenza di ricarica, per rendere più veloce l’approvvigionamento elettrico.

Abaco SmartCities, da sempre votata a dare supporto agli Enti nei servizi all’utente-cittadino, sta seguendo questa evoluzione. Per questo si è dotata di tecnologie e servizi adatti a rispondere concretamente alle esigenze del mercato, e pure alle rapide evoluzioni dello stesso.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a smartcities@abacospa.it