Dal 4 luglio scorso è attiva una nuova gestione della mobilità nelle valli trentine del Parco Naturale Adamello Brenta, progetto curato da ABACO SmartCities, che ha messo a disposizione tutto il suo know how – tecnico e gestionale – per arrivare in tempi brevissimi ad una soluzione ottimale rispetto al contesto di emergenza sanitaria che stiamo ancora attraversando.

Già nelle precedenti stagioni il Parco soffriva di un elevato flusso estivo di veicoli, ma a seguito delle limitazioni contro il rischio Covid-19, in questa estate 2020 l’Ente Parco ha dovuto infatti attivare un controllo ancora più rigoroso del traffico che circola nelle valli dolomitiche. In sostanza, in alcune aree del Parco (Val Genova, Vallesinella, Patascoss-Ritorto e Campo Carlo Magno) dal 4 luglio al 6 settembre si potrà accedere solo dopo aver prenotato e pagato anticipatamente l’area di sosta (www.pnab.it) mediante strumenti APP e siti web dedicati (VIDEO). Saranno incentivati i transiti in bici o a piedi, mentre per questa stagione non sono stati attivati i bus navetta e i trenini elettrici degli scorsi anni.

Strada del Parco Naturale Adamello Brenta, in gestione ad Abaco SmartCities

”La nostra partnership con il Parco Naturale Adamello Brenta – spiegano dal quartier generale di ABACO SmartCities di Montebelluna (TV) – è iniziata nell’estate 2019, quando abbiamo installato e gestito pochi parchimetri nell’area di competenza del Parco. Si trattava di un intervento di modeste dimensioni, che ci ha permesso però di conoscerci reciprocamente e soprattutto di far comprendere al cliente la nostra metodologia di lavoro, la precisione con la quale portiamo a termine gli obiettivi prefissati, l’assistenza costante al cliente, la capacità di mettere in rete e far dialogare fra loro i referenti e i fornitori coinvolti, le competenze amministrative e di gestione dei dati di cui disponiamo, la capacità di studiare soluzioni ad hoc. Il nuovo servizio elettronico di gestione della mobilità nel Parco è partito da pochissimi giorni, ci sono alcuni aspetti da ritarare, ma sono già evidenti le enormi potenzialità del progetto, anche e soprattutto in termini di impatto ambientale, di riduzione e ottimizzazione del traffico turistico e di studio di nuove proposte alternative o migliorative ai fini della mobilità”.

 

RASSEGNA STAMPA:

L’Adige
Il Trentino
Rainews.it